Sunday, November 8, 2009

La magnifica Sydney!


Sydney, New South Wales( Australia )
Day 1, 31-10-09
Non so bene come cominciare questo blog da quante cose ho da raccontare e da quanto fantastica e' questa citta'. L'Australia e' un paese che ho sempre voluto visitare e finalmente eccomi qui.

Posso inziare dicendovi che l'arrivo nel porto e' stato intorno alle 6.45 del mattino di sabato 31 Ottobre ( nonche' Halloween anche se non e' un festivita' celebrata in Australia). Nonostante l'orario sono riuscita a buttarmi giu dal letto per andare a vedere questo tanto atteso arrivo a Sydney. Sulla prua c'erano gia' una centinaia di persone pronte con le macchine fotografiche per immortalare la famosa Opera House e il Sydney Harbour Bridge e una guida all'autoparlante per narrare e dare informazioni sul paesaggio intorno. Il cielo era un po' coperto e quindi la citta' non ha reso al suo massimo ma altri 2 giorni in questo meraviglioso porto mi hanno dato multiple occasioni per ammirare Sydney al suo massimo splendore. Sydney e' una delle citta' piu' grandi dell'Australia nonche' punto centrale dell'economia del paese e si estende sull'acqua trovandosi sulla costa.
Dopo essere tornata a letto per un'altra oretta eccomi pronta a partire con Nicole, Alexa ( amiche e compagne di lavoro nel mio cast ) e 2 ragazzi di New York saliti a bordo come cantanti insieme ad altri 2 come tributo al gruppo The Four Seasons, che sono rimasti con noi fino al terzo giorno in Sydney...molto simpatici e finalmente un po' di gente giovane e e talentuosa a bordo!!!
La nave ha approdato nel Overseas Passenger Terminal nel Jackson Port . La zona circostante si chiama Circular Quay West dove approdano alcune delle piu' grandi e famose navi da crociera del mondo. Dire che la locazione era ideala e' dire poco, si trova nel centro della citta' tra il Sydney Harbour Bridge e l'Opera House a pochi passi di distanza, pensate che la suite dell'hotel Hayatt che si trova attacato alla nave, costa 6.000 $ Australiani a notte per il punto in cui si trova...e noi dormiamo a gratis a soli due passi dall'Hotel!
Adiacente a esso sorge la zona chiamata The Rocks famosa per il suo mercato con oltre 140 bancarelle offrendo opere e creazioni di diversi artisti e designer...dai vestiti a fotografie della citta', artisti di strada, arte di vetro, pelle, e gli immancabili gioielli creati a mano.
E' stato nel 1788 quando The First Feet approdo' in quest'area dichiarando la nuova colonia inglese New Soth Wales, iniziando la costruzione e lo sviluppo della citta', ed e' per questo che Circular Quay viene anche chiamata “The birth-place of Australia”...questo per quanto riguarda un' po di storia sulla citta'












Tappa N.1

Come prima tappa ci siamo diretti verso l'Opera House, la costruzione piu' famosa e caratterizzante di Sydney. Mettendo piede a terra ci siamo trovati in questa passeggiata lungo mare circondata da questi meravigliosi alberi dai fiori viola ( dovrebbero chiamarsi jacarandas ) musicisti che suonavano musica aborigena con i didgeridoo, e un'atmosfera piacevole e rilassante. 
Appena raggiunto il teatro abbiamo incominciato a scattare fotografie come giapponesi impazziti...e non ovviamente non potevano mancare qualche foto saltando.

The Opera house e' stata costruita nel 1958 dall'Architetto Danese Jorn Utzon e si dice che la prima idea del particolare design dei tetti gli sia venuta pelando un'arancia. Al progetto iniziale erano stati investiti 7 millioni Australiani per la sua costruzione ma che dopo 14 lunghi anni di lavoro si sono trasformati in 102. Si dice che l'ormai 90enne Jorn Utzon non abbia mai fatto ritorno a Sydney per vedere la sua opera completata e che abbia rinunciato al progetto nel 1966, 7 anni prima dell'innaugurazione del teatro...e' un peccato Jorn peche e' solo diventata una delle architetture mondiali piu' famose e il teatro piu' attivo al mondo con i suoi 3000 spettacoli l'anno tra cui opera , balletto, teatro, conferenze e convegni.

L'opera che stavano dando in questi giorni era l'Aida, una delle opere piu' grandi e impegnative da mettere in scena, ma nel'Opera Theatre con i suoi 1.547 posti a sedere, questo non e' stato un problema.


Tappa N.2

Lasciata alle spalle l'Opera House ci siamo addentrati nei Botanic gardens , i giardini botanici adiacenti. Con i suoi 75 acri di verde nel cuore della citta', i giardini sono un museo per svariate piante centennali e fiori provenienti dall'Australia e dall'estero. Abbiamo camminato in mezzo alla bellissima vegetazione per un po' soffermandoci ad ammirare questi Cockatoo, pappagalli bianchi dal ciuffo giallo...la cosa che mia ha meravigliato e' che non avevano nessuna paura di avvicinarsi e fare foto con i passanti...che uccelli coraggiosi!




Tappa N.3


 

Attraversato il parco eccoci arrivare alle porte della citta', The City Centre. Stando alla nostra mappa abbiamo deciso di incamminarci verso The Queen Victoria Building, questo palazzo dallo stile romano che e' stato costruito nel 1898 dedicato al mercato di frutta e verdura, famoso per il suo tetto di vetro che permette di fare entrare una cascata di luce naturale. Dopo il rinnovo dopo la seconda guerra mondiale, e' diventato oggi uno dei piu' famosi e lussuosi centri commerciali della citta' con oltre 190 negozi.





Tappa N.4
Dopo un giro veloce uno dei ragazzi che era con noi ha incontrato una coppia di amici che vivono qui a Sydney che ci hanno fatto da guida turistica per un po'; essendo un po' affamati ci hanno consigliato di andare a pranzo a Darling Harbour, una volta usato come porto di commercio per lana, grano, oggi zona molto famosa della citta' per il suo National Maritime Museum e il Sydney Acquarium e i numerosi bar e ristoranti.

Seduti finalmente per riposare le gambe, abbiamo pranzato in questo ristorante/bar sull'acqua chiamato Cargo, molto buono ma caruccio: un'insalatona, una birra piccola e un piatto di antipasti con salumi formaggi e verdure mi e' venuti a costare 37 dollari Australiani che non sono molti tradotti in euro ma un po' troppi per la valuta australiana.








Tappa N.5


Come ho detto prima tutto e' a portata di mano, con circa 10 minuti di cammino siamo ritornati nella zona The Rocks per girare il mercato e per gustarci un rinfrescante gelato nella calda giornata che ci ha accompagnato tutto il giorno.

Salutato questi simpatici amici che ci hanno dato un sacco di informazioni sulla citta', abbiamo pensato di spendere le ultime ore attraversando il Sydney Harbour Bridge , accessibile diretamente dalla zona The Rocks, andando a visitare il Luna park che sorgeva sull'altra sponda del fiume...non posso descrivervi l'eccitazione che mi e' salita solo attraversando il ponte sapendo che solo dopo 2 giorni lo avrei SCALATO! Proprio cosi io e i miei amici abbiamo prenotato il famoso Bridge Climb che ti permette di camminare sull'arco piu' alto del ponte raggiungendo il suo punto piu' alto...ma vi parlero' di quest'avventura piu' avanti.

Sono rimasta sorpresa di vedere la scritta LUNA PARK essendo un nome che usiamo in Italia ma che gli americani ( e io pensavo anche gli australiani ) chiamano AMUSEMENT PARK...mha'....Il parco divertimenti era gratis all'entrata e si pagavano solo le attrazioni che volevi fare. E' stato bello essere circondata da colori, giochi, bambini eccitati, la ruota panoramica..non lo so' e' stato magico, come entrare in un film. Non abbiamo fatto nessun attrazione ma mi e' piaciuto un sacco scattare foto in giro con i miei amici...vi metto qualche scatto per darvi un idea.

Il programma per la serata era di tornare sulla nave a riposare un po' prima di prepararci per uscire a cena, quindi essendo gia le 6 di sera, abbiamo preso un battello per ritornare sull'altra sponda dove si trovava la nostra cara vecchia Amsterdam ( il nome della nave ... per chi non lo sapesse).
Devo dire che ero stravolta dal lungo camminare della giornata, cosi' ho DOVUTO fare una pennichella di soli 40 minuti per poi prepararmi ed essere pronta per le 20:30.

Tappa N.6

Siamo stati consigliati di andare a girare la zona di King's Cross, famosa per la sua vita notturna e i numerosi bar e ristoranti. Saliti su 2 taxi, io, Alexa, Bart, Nicole, Kurt, Josh ci siamo diretti verso questa zona che distava circa 15 minuti d'auto. Mi ha fatto strano vedere numerose strade e zone della citta', con gli stesi nomi che ci sono a Londra. Deve essere perche' l'Australia era una colonia inglese ... Paddington, King's Cross, Oxford Street, Argyle Street, per nominarne alcuni, sono tutti nomi di strade di Londra.
All'arrivo abbiamo sicuramente ricevuto una calorosa acoglienza, essendo anche la notte di Halloween, c'erano ragazzi dappertutto a festeggiare, maschere di ogni tipo, le strade intasate dalle macchine...un caos praticamente. Camminando per una decina di minuti con l'intenzione di trovare un posto per cenare, siamo capitati di fronte al ristorante 'Spice I Am' che tradotto significa 'Sono Piccante'. Non so' se sapete che ho un piccolo problema con il cibo piccante, praticamente solo un po' di pepe per me e' immangiabile, ma ovviamente non volevo essere la noiosa della situazione quindi dopo aver avuto la conferma da un cameriere che c'erano anche opzioni NON piccanti, abbiamo deciso di entrare. Be' e' stata l'esperienza piu' orribile e allo stesso tempo piu' divertente di questa mia permanenza a Sydney. Tutti gli altri, a cui di solito piace il cibo piccante, erano in fiamme! Nessuno e' riuscito a finire il proprio piatto e tutti stuzzicavano dal mio essendo per loro assolutamente non piccante (anche se per me era quasi immangiabile). Dopo aver scongiurato la cameriera sono riuscita a fare eliminare il Chilli ( peperoncino piccante ) dal mio piatto ma c'erano comunque altre spezie come il ginger che lo hanno reso lo steso molto piccante per le mie capacita' di sopportazione.
Insomma dopo aver richiesto del latte e succo di cocco per migliorare la situazione delle nostre bocche e aver lasciato un conto salato piccante siamo usciti dal ristorante da me soprannominato 'Spice I am...and stupid even more' alla ricerca di un bar.
Come ho detto prima le strade erano molto caotiche e popolate da ragazzini mezzi ubriachi, quindi dopo una decina di minuti nel caos siamo entrai in questo bar chiamato Elk, che ci era sembrato carino. Putroppo per qualche strano motivo ( probabilmente i prezzi ) era vuoto quindi dopo un drink e una partita a uno strano biliardo con palle piu' piccole e di colore giallo o rosso, abbiamo cambiato locale. Nonostante tutta la nostra buona intenzione di sederci da qualche parte a bere qualcosa in compagnia, tutti i locali erano pieni e/o costavano troppo all'entrata ( non siamo poveracci ma qui le cose costano parecchio e dopo 3 giorni a questo passo ti rovini! ) cosi' abbiamo pensato di rientrare alla base, dove c'erano altri bar e locali carini e meno praticati...40 MINUTI A CERCARE UN TAXI!!! La zona era cosi' trafficata e incasinata che e' stata una missione trovare un taxi!



Tappa finale
Finalmente saliti su uno abbiamo fatto ritorno a Circular Quay lasciando indeitro alcuni. The Rocks offre diversi locali quindi insieme a Nicole e Kurt abbiamo tentato di entrare in piu' bar ma essendo oramai le 2 di notte molti stavano chiudendo, l'unico aperto era questo locale chiamato Jackson's, cosi siamo entrati per un ultimo drink ( che sarebbe anche stato solo il secondo della serata ). La mia amica Nicole e' sempre pronta a qualsiasi evenienza quindi ha pensato bene di portare con se' delle carte da gioco e cosi abbiamo iniziato a giocare. Alcuni australiani attorno ci guardavano un po' perplessi ma rensto siamo turisti giusto? Quindi dobbiamo fare i turisti fino in fondo...hehehe :-P
Dopo circa un'ora abbiamo deciso di smettere di giocare e chiamare la serata a una fine. Tornata sulla nave devo dire che ero troppo sveglia per andare a letto cosi ho trovato un amico che non era uscito e abbiamo deciso di fare una passeggiata vicino alla nave, visto che erano le 4 del mattino ( la zona era molto tranquilla e sicura papa' non preoccuparti ) abbiamo pensato di fare colazione in questo bar chiamato City Cafe' aperto 24 su 24, fantastico! Magari avessimo cose del genere a Sirmione, potevi mangiare di tutto, da una colazione a un piatto di carne e insalata, panini e pasta. Ci siamo divorati una bella brioche al formaggio e due scones ( tipo pane dolce ) con burro e marmellata...ottimo!
Belli sazi, e io anche stanca, siamo andati a nanna e ho chiuso cosi il mio primo giorno nella fantastica Sydney.


Day 2, 1-11-09
Il giorno peggiore perche' costretta a bordo in IPM...odio questo sistema di sicurezza, specialmente perche' siamo attraccati a un porto, se mai dovesse esserci un emergenza tutti scenderebbero a piedi dalla nave!! A cosa servo io??! Va be', almeno ero in compagnia delle mia migliori amiche Nicole e Alexa. Non c'e' restato altro da fare se non andare in piscina a prendere il sole e goderci la calda giornata e il panorama dall'alto della nave.
Verso sera sono riuscita ad uscire a cena per un'ora e mezza con il mio amico Danny grazie a un collega che ci ha ceduto un po' del suo tempo mentre era sulla nave.
Siamo andati a mangiare in questo ristorante italiano a due passi dalla nave che dava sull'acqua, molto bello e moderno con un vero e proprio tocco rustico all'italiana.
Abbiamo ordinato un trio di bruschette come antipasto, gnocchi al burro e salvia ( mamma come mi mancavano! ), lasagne, e come dolce l'immancabile tiramisu'!
Trovandoci proprio dall'altra sponda dell'Opera House abbiamo colto l'occasione per qualche foto notturna con il teatro e il ponte illuminato...uno spettacolo.


Ritornati sulla nave un po' di corsa , abbiamo deciso di riposare per la giornata che ci aspettava l'indomani con la scalata del Sidney Harbour Bridge...non stavo nella pelle!!


Day 3, 2-11-09
Sin dal giorno abbiamo saputo la nostra crociera avrebbe raggiunto Sydney, eravamo interessati a fare questo famoso Bridge Climb, la scalata del famoso Sydney Harbour Bridge con il suo record per avere il piu' lungo e singolo arco del mondo.


Avere l'opportunita' di vedere la citta' dall'alto in tutto il suo splendore e' un' occasione da non perdere cosi nonostante i 180$ Australiani abbiamo prenotato questa fantastica attrazione.
Con un inizio mattutino alle 8.55 ci siamo diretti all'entrata del ponte. Come prima cosa abbiamo dovuto fare un test respiratorio, ( non credo che sia una bella idea essere brillo facendo una scalata del genere) poi abbiamo conosciuto la nostra “famiglia della scalata”, ovviamente eravamo i piu' giovani del gruppo, molti dei partecipanti avevano deciso di fare questa scalata per eliminare una delle cose da fare prima di...insomma...restarci secchi. Dopo un breve video sulla sicurezza e aver firmato il nostro consenso siamo passati alla fase attrezzatura. Ci hanno dato da vestire questa tuta grigia tutta di un pezzo, e fatto eliminare qualsiasi cosa potevamo avere in tasca..niente monete, cellulari, e purtroppo macchine fotografiche...chissa' come mai una volta sul ponte ci hanno scattato diverse foto che poi puoi comprare una volta sceso, furbi sti Autraliani!






Dopo di che' siamo stati attrezzati con una cintura di sicurezza con un cavo per collegarci a questo cavo di metallo lungo la ringhiera del ponte. Fazzoletto legato al polso per soffiate di naso improvvise, cappelli per il sole, laccio per assicurare gli occhiali, una giacca a vento in caso di pioggia, una radio e cuffie per ascoltare la nostra guida durante la scalata...diciamo che dopo tutti questi accessori pesavo 10 chili di piu'.
Ma finamente dopo circa un'ora di preparativi eccoci partire. Come prima cosa abbiamo dovuto salire queste scale per arrivare all'inizio della scalata sull'arco piu' alto del ponte, devo dire che e' stata la cosa piu' paurosa perche' nonostante eravamo probabilmente a soli 20 di metri da terra ed eravamo agganciati a questo cavo, abbiamo dovuto camminare su questa passerella di legno dove potevamo vedere sotto i nostri piedi attraverso le grate, in piu' abbiamo dovuto passare in parte parte alla strada con macchine e camion che sfrecciavano a soli due passi da noi...quando poi ci siamo trovati davanti questa scala ripidissima di 90 scalini ero un po' nervosa, bisognava salire i minuscoli scalini di lato per non sbattere ginocchia e stinchi sule scale di ferro.

Ma una volta passata questa fase siamo arrivati alla base della scalata dove il divertimento e' iniziato.

Una volta raggiunto il punto piu' alto camminando su queste scale molto piu larghe e quasi a rasoterra, ci siamo trovati a 134 metri d'altezza dal livello dell'acqua ad ammirare il fantastico paesaggio circostante. Non potevo neache preoccuparmi dell'altitudine perche' lo scenario ti distraeva dal pensarci e non ti rendevi veramente conto di quanto alto eri. Ci siamo fermati diverse volte per scattare qualche foto di gruppo e per ammirare l'orizzonte, la giornata di sole e aria fresca ha reso la visibillita' ottima lasciandoti vedere a kilometri di distanza, si poteva vedere tutto dal punto di vista di un uccello, la nostra nave sottostante e l'Opera House misuravano soli pochi centimetri..incredibile!
Una volta in cima, un elicottero della polizia si e' soffermato in aria molto vicino al ponte e siamo riusciti a guardare direttamente negli occhi del pilota, una cosa fuori dal normale...anche la nostra guida ha detto che non le era mai capitato prima e che faceva un certo effetto vederlo cosi' vicino.
Dopo altre foto abbiamo attrversato il ponte passando sull'altro arco e per cominciare la discesa. Ecco qui qualche fatto che ho imparato sul ponte e la sua costruzione:
iniziato nel 1923 ci sono voluti ben 9 anni per terminarlo e 1400 lavoratori che nel tempo della depressione hanno accettato il lavoro senza troppi problemi. 16 di questi hanno perso la vita durante la costruzione e solo uno e' sopravvissuto alla caduta. A quei tempi non erano provvisto di nessuna imbragatura di sicurezza..non posso neanche pensare a stare lassu' senza protezione, un colpo di forte vento e io sarei gia giu!!! Circa 6 milioni di bulloni ( inseriti a mano ) tengono assemblato il ponte che e' fatto di ferro ma che nonostante e' piu' leggero delll'Opera House cosa che a me sembra incredibile essendo di dimensioni molto piu' piccole.
Dopo 1400 scalini e 3 ore dopo, eccomi entrare nella lista di personaggi famosi che hanno scalato il ponte tra cui Harry Potter, il principe Harry, Will Smith e Matt Damon.


Alla fine sono riuscita a attraversare il ponte, passarci sotto con il battello e andarci sopra...magari la prossima volta riesco ad attraversarlo da sottoterra visto che c'e' anche un tunnel sott' acqua!
Come ultima tappa abbiamo raggiunto Manly beach con un battello, a 30 minuti di distanza da Circular Quay. Manly beach e' una delle spiaggie piu' famose di Sydney insieme alle altrettanto famose spiaggie Cugi e Bondi. Ma Manly ci ha attirato di piu' essendo stata descitta come piu' chillout e meno praticata delle altre. Ed era vero, la zona era molto rilassata e piena di negozi da surf e bar sulla spiaggia, e' stato un peccato che purtoppo dopo un pizzetta veloce e un giro per negozi siamo dovuti tornare indietro avendo “Boat Drill” sulla nave, questa simulazione d'evacuazione che dobbiamo fare ogni volta abbiamo nuovi passeggeri che salgono a bordo.
Salutare Sydney non e' stato facile anzi abbastanza triste direi, ma la festa che e' stata organizzata in piscina per la partenza con musica dal vivo e drinks e un bellissimo tramonto, l'ha resa meno dolorosa.
Voglio consigliare a tutti di andare a visitare questa citta' se ne avete l'opportunita' perche' la gente solare, le mille cose da visitare e l'atmosfera che ho ricevuto e' stata un' esperienza indimenticabile.

Sicuramente il porto piu' affascinante che abbia mai visto e il modo migliore vederlo e' sicuramente arrivando con una nave o barca...dovevate vedere quanta gente si e' riunita al porto quando abbiamo salpato e ovviamente il nostro Capitano ha voluto fare la sua bella scena suonando la sirena della nave parecchie volte per far sapere all'intera citta' che stavamo partendo...:-P
Ciao ciao Sydney...ci vedremo presto, anzi PRESTISSIMO!







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