Thursday, December 31, 2009

Continuando alla scoperta del Mexico!



Huatulco 8-12-09

Io, Nicole e Matt sul nostro taxi acquatico


Due giorni di mare ed eccoci di nuovo nella Riviera del Messico, questa volta nel porto di Huatulco. Avevamo sentito parlare di questo resort chiamato Las Brisas non troppo distante, cosi io danny, Nicole, Andy e Matt siamo scesi dalla nave per cercare un taxi. Dopo i soliti uomin del posto che cercano di venderti l'affare migliore e il tour “piu' bello”  abbiamo pattuito di arrivare a questo villaggio via mare per la modica cifra di 40 $ andata e ritorno per tutti e 5.
Cosi eccoci salpare a bordo di questa barchetta di legno con una tenda per ripararci dal sole e una bandiera messicana che sventolava in cima.

Il nostro amico Carmelo ci ha trasportato con calma verso Las Brisas e una volta arrivati dopo circa 15 minuti, abbiamo deciso l'ora per quando lui sarebbe dovuto tornare a prenderci.
Il posto era molto bello e accogliente e ci siamo subito diretti verso la piscina. Abbiamo sbirciato il menu per pranzo e deciso di fare il menu' fisso a buffet, che aveva un po' di tutto, le immancabili patatine tortillas, pizza, pasta, frutta e verdura in pinzimoni ( tipo, mancava il pinzimonio e c'erano le solite salse in cambio. Purtroppo erano un paio di giorni che avevo questi dolori di stomaco dolorosi ( che ho scoperto dopo qualche giorno era una colica addominale, niente di grave ma per una settimana ho mangiato poco e niente e sono stata a letto) cosi ho ordinato un insalatina scialba e basta.
Dopodiche' siamo passati alla piscina e ai soliti giochi d'acqua, io e Nicole ci siamo avventurate a vedere la spiaggia mentre gli altrii giocavano a basket nell'acqua.



Il bellissimo villaggio Las Brisas



Danny, Laura e Andy facendo una torre umana



La barchetta di Carmelo


Arrivate le 3 .30 ci siamo diretti verso il punto di ritrovo sulla spiaggia con Carmelo che era in ritardo e ci ha fatto venire l'ansia per un attimo ma una volta apparso in lontananza ci siamo tranquillizzati...sai se ci abbandona li perdiamo la nave e tanti saluti!


Io e la mia cara amica Nicole

Questa volta il viaggio in mare di ritorno non e' stato calmo come l'andata, il vento si era alzato e la barca sbandava da tutte le parti; Carmelo non sembrava preoccuparsi della cosa quindi ero abbastanza tranquilla ma ci siamo completamente lavati da cima a piedi...e' stato divertente devo dire pero' 20 minuti di salti e acqua in faccia a secchiate!!!
E' stato sicuramente una giornata divertente e rilassante ( peccato il mio mal di stomaco ) senza parlare del tempo bellissimo e temperature ottimale. E bravo Huatulco!


Saturday, December 19, 2009

Viva el Mexico!!!


Cabo San Lucas 5-12-09

Innanzitutto devo scusarmi per la lunga attesa ma sono stata un po' impegnata e per la maggior parte pigra, SORRY!
Ecco iniziata questa nuova crociera, siamo partiti da Los Angeles e ci siamo fermati un giorno a Catalina Island, a solo 1 ora di distanza, una piccola isoletta molto carina ma con veramente poco o niente da fare. Cosi il primo porto interessante di questo nuovo viaggio e' stato Cabo San Lucas, la nostra prima tappa in Messico!!

Cosi in mattinata ci siamo ritrovati con un bel gruppo al porto per la nostra escursione del giorno...nuotare con i delfini! Piu' precisamente con la razza dei Pacific Bottle Nose !!

A pochi passi sempre nella zona del porto si trova il Cabo Dolphin Centre dove ci siamo recati per il nostro tour. Appena arrivati ci hanno diviso in 3 gruppi con diversi colori, il mio e' subito stato rinominato “el equipo verde” ed era composto da me, Nicole, Alexa, Danny, Byron, Matt, Anna, e Bart. Indossato la nostra bella muta che ci e' stata consegnata, ci siamo diretti alla piscina principale con i nostri amici delfini; dopo una piccola introduzione e spiegazione delle regole di sicurezza ( niente orecchini o elastici in caso vengano deglutiti dai delfini ) e dopo aver indossato il giubbotto salvagente, abbiamo conosciuto il nostro istruttore di nome Carlos...se ricordo bene( un nome spagnolo comunque) e con lui il nostro delfino, anzi dovrei dire delfina, Ende o in Spagnolo senorita Maria. Sara' stata lunga quasi 2 metri, e pensate che questa razza puo' arrivare a pesare fino a 500 kili! Non avevo mai visto un delfino cosi grosso. Ci siamo seduti a bordo piscina e come benvenuto Ende ha iniziato a nuotare avanti e indietro vicino a noi per farsi accarezzare, la pelle di delfino e' veramente liscissima e morbida e a primo contatto mi ha fatto un po' impressione, ma mi sono subito abituata...Ende era veramente giocosa e simpatica.

Dopodiche' Carlos ci ha fatto entrare in acqua per creare un semicerchio e Ende ha subito iniziato a nuotare avanti e dietro a noi per farsi accarezzare ancora ( golosona )...e' incredibile come questi delfini sono istruiti bene, con solo pochi gesti dell'istruttore, Ende partiva a comando, facendo salti, piroette nell'aria e versi. Quando Carlos ci ha chiesto di mettere le mani in aria e muovere le dita, a sorpresa Ende ha comiciato a fare il verso dei delfini, e a mia sorpresa abbiamo scoperto che il suono proveniva dal buco che hanno in testa e non dalla bocca.
Usciti dall'acqua eccoci ancora sul bordo piscina aspettando eccitati per cio' che ci aspettava, e questa volta era il momento di nuotare con Ende! C'erano due modi per poterlo fare, il primo era di attaccarsi alle sue pinne e farsi trascinare da lei a pancia in su, l'altro era con una tavola da surf ( piccola ) venendo spinti con il suo muso dai piedi, essendo molto difficile per Ende, avevamo solo un'opportunita' per provare e se fallito il tentativo saremmo dovuti passare alla metodo “aggrappo” che e' molto piu' semplice e a mio parere molto meno divertente.





Ovviamente io ho voluto provare la spinta e una volta osservato gli errori degli altri ho capito cosa dovevo fare per riuscire al meglio, cosi, arrivato il mio turno, ho preso la tavola, ho nuotato verso il centro della piscina per dare a Ende una corsia di partenza, ho teso le gambe e in un batter d'occhio ho sentito il muso di Ende spingere sulla pianta dei miei piedi con forza e in un secondo ho preso velocita' e ho sfrecciato in mezzo alla piscina; con la tavola dovevamo decidere noi la direzione curvando da una parte o dall'altra, devo dire che me la sono cavata egregiamente e siccome gli altri gruppi stavano facendo la stessa cosa tutti si sono messi a guardare ( e a ridere ) vedendomi scheggiare e urlare come una pazza, credetemi andavo veramente veloce, meno male che Carlos mi aveva spiegato come frenare dopo che Alexa si era quasi schiantata sul bordo piscina, cosi' ho piegato le ginocchia e la corsa e' arrivata a capolinea...troppo divertente!!!


Finita la parte “gara di velocita' con Ende” siamo rientrati in acqua uno alla volta per il famoso bacio col delfino...Ende con calma si e' avvicinata a noi con il muso per un bacio sulla guancia e per poi farsi baciare sulla punta della bocca da noi, lo so sembra un po' schifosa la cosa ma non e' cosi male come suona, e' stato troppo forte quando dopo due o tre baci ti tirava fuori la lingua volendo qualcosa “di piu'” di un semplice bacio, chissa' come mai sembrava farlo piu' volentieri con i maschi che con le femmine del gruppo...porcella di una delfina! Dopo il bacio le abbiamo dato un pescolino come ringraziamento e lei ha apprezzato molto volentieri lo snack.




I delfini nella piscina erano 4, ognuno con un gruppo di 8-10 persone e un addestratore/istruttore, a un certo punto hanno fatto un gesto ai delfini e tutti e quattro sono partiti per una gara, sfrecciando velocissimi sott'acqua e saltando simultaneamente in aria per queste fantastiche acrobazie. Poi uno alla volta hanno sfoggiato la loro acrobazia migliore, devo dire che la nostra Ende si e' fatta valere ( non che ero di parte..).
Per finire la nostra esperienza, Ende si e' avvicinata ancora per un ultimo saluto e ovviamente un' ultima accarezzata :-)


E stata un'esperienza unica e divertente, all'inizio mi ha fatto un po' pena vedere questi bellissimi animali in cattivita', ma a lungo andare ho realizzato che vengono trattati benissimo e sicuramente sfamati perecchio! ( La nostra Ende avra' mangiato una ventina di pesci durante il nostro tour ), e inoltre credo che siano delfini che sono stati salvati da reti di pescatori o perche' feriti visto che avevano parecchi graffi e cicatrici sul corpo.
Asciugati, cambiati, e dopo aver comprato tutti insieme un dvd con le foto della nostra fantastica attivita' con i delfini, siamo usciti dal centro affamati, cercando un posto per sfamarci e bere qualcosa di rinfrescante. Poco piu' in la' c'era il famoso Senor Frog's, una catena messicana molto commerciale e economica, famosa soprattutto per i suoi margarita!! Cosi senza troppo pensarci ci siamo diretti verso il bar. Io e Nicole abbiamo fatto una tappa veloce a questo altro bar chiamato Hooters, famoso per i suoi hamburger e le cameriere mezze nude, ovviamente e' un posto molto apprezzato dai maschietti...va be', il nostro amico Andy ci stava pazientemente aspettando cosi siamo andate a recuperarlo e non abbiamo saputo resistere a una foto divertente fuori dal locale! ;-P


Raggiunto il Senor Frog's sono rimasta sorpresa, non avevo mai visto niente del genere, era un mix tra il Sole Luna, Il Raising Sun Pub, la Tana del Gufo e la Capannina...insomma un po' di tutto! Coloratissimo con una fornitura interessante, gli sgabelli a forma di chiappe di una donna in costume, scritte divertenti ( e a volte u po' spinte ) dappertutto, insomma il tipico bar per i giovani in vacanza! Ma la cosa piu' caratteristica erano i camerieri, questi 10 ragazzi tutti sui 20-30 anni completamente pazzi! Scritte sui grembiuli come “sono molto timido” e una volta alzato il grembiule un'altra scritta con “ma ho un pisello grande”!!! Senza pudore, non ho mai visto niente del genere! Qui i ragazzi sono veramente peggio degli Italiani ( senza offesa ), dal centro dei delfini al bar io e Nicole Abbiamo incontrato almeno 10 bambini che vendevano collanine sulla strada e 10 ragazzi che ci hanno chiesto se volevamo un tour in barca o un fidanzato Messicano!La cosa piu' fastidiosa che ho scoperto del Messico e' che devi dire “no grasias” veramente ogni due secondi! 
Be' presa la cosa sul ridere, appena arrivati come benvenuto tutte le ragazze, una alla volta, sono state prese da questi camerieri e catapultate in aria e poi riprese come su una molla di braccia umana, non ero preparata a questo tipo di benvenuto ma e' stato divertente...ovviamente essendo piccolina non vi dico questi come si sono divertiti a farmi volare!!!




Come seconda cosa, tutte le ragazze sono state prese a ballare salsa con i camerieri che per carita' erano molto simpatici ma non avevano certo un limite, diciamo che erano molto calorosi. Sono riuscita ad ordinare da mangiare velocemente prima di iniziare la Conga con musica a tutto volume ( e il bar e' all'aperto, altro che lamenti del Wilde qui! ) passando dentro il bar, dentro il bancone e fuori di nuovo, con 3 pit stops per una degustazione di un drink ( molto annacquato e leggero visto che era gratis )...insomma un caos completo, e tutto questo senza neanche aver bevuto o mangiato!! Finalmente dopo circa mezz'ora ecco le nostre Quesadillas arrivare, questa piadina con pollo e formaggio con accompagnamento salsa di avocado, sour cream ( non so come tradurla ) e pomodori e cipolla a pezzetti..il tipico piatto messicano....e ovviamente le immancabili taco chips.
Insomma la cosa e' andata avanti per tutto il pomeriggio, con musica, gente che ballava sui tavoli e un pagliaccio che faceva cappelli fatti con palloncini gonfiati, tutto era molto divertente e allegro, meno male che tutti hanno perso la cosa con filosofia perche' c'e stata gente che e' stata annacquata, sti camerieri sempre addosso, il mangiare non era un granche' e abbiamo anche pagato un po' troppo...ma alla fine ci siamo divertiti perche' eravamo un bel gruppo di amici tutti insieme a ridere e scherzare.
Bella giornata tra delfini, drinks, musica, danze e allegria!
Una volta lasciato il Senor Frog ero completamente morta, tra l'eccitazione per i delfini e questo crazy bar non avevo piu' energie, quindi una volta sulla nave l'unica cosa che potevo fare era una bella pennichella!!!!






Thursday, December 10, 2009

Le Hawaii, sinonimo di divertimento....e balene!!!

Kona ( Hawaii ) 26-11-09


Preparatevi per l'esperienza che capita una volta sola nela vita che ho vissuto qui in Kona...Hawaii!!!
In mattinata appena arrivati sono scesa dalla nave con Danny e Nicole per raggiungere il porto. Una volta giunti sull'isola un caldo afoso e umidita' ci hanno dato il benvenuto, con il cielo completamente coperto e un po' di pioggierella quotidiana. Prima del nostro tour organizzato per il personale, avevamo circa 2 ore libere quindi abbiamo pensato di fare un giro per il paese per un po' di shopping...questa volta sono stata brava, ho comprato solo del caffe' della zona, apparentemente molto buono.








All'1 ci siamo ritrovati sul pontile con gli altri per salire a bordo del motoscafo/gommone del tour Captain Zodiac. Abbiamo messo le borse accatastate una sopra l'altra al sicuro e infilato i piedi sotto una corda per rimanere sicuri alla barca esattamente come il nostro pilota e guida, Bill, ci ha istruito. Appena partiti Bill ha dato subito una bella accelerata per sfrecciare in mezzo all'oceano con noi urlando e cercando di rimare attaccati alla barca. Ha continuato a scherzare con noi per un po' dicendo che il motivo di quelle sterzate improvvise era un problema del volante e non colpa sua...;-)

Ci ha portati lungo la costa dell'isola che devo dire mi ha ricordato molto la punta di sirmione, solo che le rocce vulvaniche qui sono di colore marrone scuro o nero in confronto alle nostre coste di pietra grigia. Abbiamo raggiunto a tutta velocita' alcune grotte scavate dall'acqua nella costa, solo per frenare di colpo a pochi centimetri dal schiantarci...questo Bill e' un pazzo! ( ma ovviamente sapeva cosa stava facendo ). potevamo vedere queste caverne sparire dietro onde alte prima di infrangersi sulle roccie, e il nostro Bill si metteva con la barca sull onda per poi fare retromarcia all'ultimo secondo...la cosa era abbastanza paurosa ma divertente allo stesso tempo. Devo dire che mi sembrava di vedere la perfetta locazione di una puntata di Baywatch, quando qualcuno rimane incastrato dentro una di queste grotte fino a che un/una gnocco/a bagnino/a arriva a salvargli la vita...mi sa che devo dare la colpa ai miei fratelli per avermi fatto vedere mille puntate.

Dopo circa 45 minuti siamo arrivati in questa baia piu' tranquilla dove abbiamo ancorato e siamo scesi in acqua per un po' di snorkeling. La barriera corallina si sviluppava tutto lungo la costa della baia e la non presenza di sabbia rendeva l'acqua cristallina e limpida. Abbiamo ammirato coralli di diverse forme e colori e bellissimi pesci tropicali, devo rischiare e dire che questo posto compete con lo snorkeling che abbiamo fatto nella “Great barrier reef” in Australia, il posto apparentemente migliore al mondo per il suo mondo subacqueo.




Ci siamo divertiti un sacco a nuotare e a scattare qualche foto subacquea e dopo un oretta cirfa siamo risaliti a bordo per una merenda a base di ananas, patatine e bibite.
A quel punto qualcuno aveva notato uno spruzzo di una balena un po' piu al largo cosi il capitano e' partito alla ricerca della balena! Dopo 20 minuti d'attesa quando le nostre speranze di rivederla erano poche, eccola risalire in superficie proprio nella zona dove stavamo nuotando prima, cosi' via di nuovo alla ricerca.
Le balene una volta immerse posso riamanere sott'acqua fino a 20-30 minuti quindi non eravamo certi di rivederla ma invece ,a soli 30 metri circa di distanza, eccola riapparire con stile, sfoggiando la sua bella coda spruzzare fuori dall'acqua per poi immergersi ancora. Siamo tutti impazziti dall'eccitazione, neacnhe in Alaska ( fregno delle balene ) ero mai riuscita a vederne una cosi vicina; tutti hanno iniziato a tirare fuori la macchine da foto nella speranza di uno scatto da oscar.

Normalmente quando fanno vedere la coda vuol dire che si stanno immergendo in profondita' e quindi non sapevamo quanto dovevamo aspettare, ma con mio shock, ho sentito un'altra spruzzata che fanno ogni volta che salgono in superficie, ed eccola li a soli 15 metri di distanza e nuotando verso di noi!!! Tutti sono impazziti, anche la nostra guida ha ammesso di non aver mai visto niente del genere, camere fotografiche in aria e sott'acqua per cercare di cogliere l'avvenimento. Io devo dire che mi sono un po' agitata dall' eccitazioone, e assieme a Nicole sembravamo due persone indiavolate....continuavamo ad urlare incredule a cosa stava accadendo, e anche un po' spaventate, la balena sara' stata 2 volte la dimesione della nostra barca!!! E prorpio quando credevamo di aver visto il meglio ecco la nostra amica balena riapparire in superficie ad 1 metro e mezzo di distanza proprio in fronte a me!!! 

 
 


Ci ha mostrato la sua bella schiena in tutta la sua lunghezza ricoperta da strane macchie e graffi, fino a rivelare tutto il corpo. Stiamo parlando di una balena Humpack, una delle specie piu grosse, a distanza di un braccio!!! Siccome era cosi vicina alla nostra barchetta tutti stavano facendo foto e video sott'acqua, io sono riuscita a prendere al volo la video camera di un mio amico che si trovava sull'altro lato della barca, per immergere il braccio in acqua e cercare di filmare il piu' posibile, ma un po' l'eccitamento, un po' il fatto che al balena si stava spostando e non volevo perdermi la scena, il video e' uscito non un granche', ma rende sicuramente l'idea dell'avvenimento. Se avessi un internet piu veloce sulla ( e meno costoso ) cercherei di mettere il video sul mio blog o facebook, vedro' cosa riesco a fare.

Voi penserete che la cosa finisce qui ma invece no! La nostra amica non sembrava avere nessun timore di noi e del gommone, anzi sembrava proprio si volesse far vedere, deve essere stata sicuramente una femmina, o altrimenti una balena che volava i suoi 15 minuti di gloria con tanto di paparazzi! Poco dopo un amico ha avuto la stessa idea e ci e' venuto a trovare, cosi ecco una seconda balena apparire proprio in fianco a noi, e eccole nuotare una sopra all'altra; a quel punto mi sono sporta dalla barca e sono caduta...no scherzo, non e' vero! Hahaha, pero' potevo sicuramente dar il 5 alla mia amica da quanto vicina alla barca si trovava adesso. INCREDIBILE! Ho anche notato una delle balene toccare leggermente il fondo della barca...dopo circa un minuto di farsi vedere, si sono stufate e una si e' immersa sfoderando l'intera coda( pinna) mentre l'altra si e' tuffata facendoci vedere una pinna laterale (la mano) come per salutarci e dirci “Aloha”!


Una volta immerse hanno lasciato quella che viene chiamata “foot print”, impronta del piede, dove praticamente la zona d'acqua dove si sono immerse diventa completamente piatta e calma anche se intorno l'acqua e' mossa, e rimane per qualche minuto ed ogni balena ha un'impronta diversa...affascinante vero?

In teoria Bill ci ha spiegato che per legge bisogna stare a 100 feet ( 30 metri circa ) di distanza dalle balene per vie di sicurezza, ma in questo caso non potevamo far altro che star fermi visto che la balena era praticamente sotto di noi....giusto? Scherzando Bill ci ha raccomandato di dire in giro che le nostre macchine fotografiche hanno delle lenti potentissime ed e' per quello che la balena sembra cosi vicina ;-)
Abbiamo deciso che quella sarebbe stata la fine del nostro show balenottero cosi' siamo ripartiti solo per avvistare poco piu' in la' un'altro bel spruzzo di balena...abbiamo sicuramente vinto la lotteria del tour migliore della zona...quando mai mi capitera' una cosa del genere nella mia vita?!?!

L'avvenura e' andata avanti e ci siamo spostati in questa zona della costa con pietre vulcaniche rosse dove in passato venivano fatti sacrifici essendo una parte sacra per gli abitanti dell'isola. Nelle rocce si riesce a vedere questa figuara umana di una donna sdraiata, con addirittura una faccia con occhi scavati nelle rocce, riesci a vederla??!!



Bill ci raccontava che durante delle cerimonie venivano messe delle torce negli occhi per farli fumare...abbastanza paurosa come cosa cosa.
Il tuor era stato abbastanza emozionante fin'ora..ero partita solo con l'idea di fare un po' di snorkeling! Ma invece the Captain aveva un'altra sorpresa in serbo per noi..anche se nean che lui lo sapeva. Appena lasciato le pietre rosse e girato l'angolo eccoci ritrovati circondati da “Hawaian Spinning Dolphin”! Delfini da ogni lato, saltando e facendo acrobazie incredibili, sicuramente il motivo perce' vengono chiamati cosi, robe che non mai visto fare neanche da Flipper ( approposito di Flipper, ho scoperto che il famoso suono fatto dal delfino nello sho televisivo e' in realta' registrato da un pappagallo! Incredibile vero??! ). E quindi ancora una volta macchine da foto da tutte le parti, sembravamo proprio turisti, ma scusatemi robe del genere non sono proprio all'ordine del giorno!



Non potevo crederci quando li ho visti, proprio qualche minuto prima ho affermato che per concludere in bellezza mancavano solo dei delfini, che tra le altre cose, non ho mai visto dal vivo quindi non vedevo l'ora!
I delfini nuotavano felicemente sotto la barca sfrecciando tranquillamente alla stessa velocita' come se niente fosse, a un certo punto due simpatici delfini si sono piazzati sotto la prua della barca e non si sono spostati per un po', mi sono sporta con l'intenzione di fotografarli e potevo quasi toccarli!
Dopo questo il tour era veramente completo, non potevo chiedere di piu; inoltre essendo il 26 di Novembre in America si festeggia Tanksgiving Day una festivita' molto vicina al nostro Natale per quanto riguarda regali e abbuffate, quindi quale modo migliore per festeggiare il mio primo Thanksgiving?!?
Un volta rientrati dalla fantastica avventura, il ristorante della nave dopve mangiamo ogni giorno chiamato Lido , era decorato e offriva come cena il famoso e immancabile tacchino; inoltre Holland America, la compagnia della nave, ha offerto vino per tutti, cosa che di solito dobbiamo pagare. Ho cenato con i miei amici piu' intimi del cast, la mia famiglia in mare, e prima di cenare come tradizione ognuno ha ringraziato per qualcosa, il perche' del nome THANKS-GIVING!




Ed e' cosi che finisce questa stupenda crociera, dopo 67 giorni il cosiddetto Grand Voyage e' arrivato al capolinea. Ci siamo fermati in una terza isola delle Hawaii, Hilo, ma siccome pioveva a dirotto e nel mattino abbiamo dovuto fare una delle solite noiose simulazioni d'abbandono della nave, non ero proprio dell'umore giusto per uscire...e poi, dopo Kona, cos'altro potrebbe succedere di meglio??!!!
Il 2 Dicembre arriviamo cosi a Los Angeles dove un'intero gruppo di nuovi passeggeri sale a bordo e oltre 120 persone che lavoravano sulla nave se ne va e altrettanti nuovi si imbarcano, sara' un bel cambiamento e bisognera' salutare i primi amici :-( ma fa parte del contratto, gente va e viene come niente e bisogna abituarsi alla cosa.
Prossime tappe includono Santa Catalina, una piccola isola fuori da Los Angeles, e poi giu verso il Messico cominciando da Cabo San Lucas! E verso meta' mese si arrivera' alla prima traversata del Canale di Panama, quindi molto di piu' da vedere e raccontare...restate in linea!!!

Tuesday, December 8, 2009

Pearl Harbour e divertimento in Hawaii !!!

Honolulu ( Hawaii ) 25-11-09


Le tanto attese isole Hawaii!
Avevo sentito parlare molto bene di questo paradiso da amici che erano stati qui in vacanza o lavorando su altre crociere, quindi le mie aspettative erano gia alte.
Essendoci troppe cose da fare sull'isola abbiamo pensato bene di nolleggiare un'auto tutti insieme, cosi io, Danny, Alexa , Bart, Laisa, Matt e una sua amica che vive qui, siamo partiti in quinta!
In mattinata, dopo la solita simulazione d'evacuazione della nave che capita sempre nei porti migliori, io e Danny siamo andati a nolleggiare l'auto non troppo lontano dal porto mentre gli altri aspettavano fuori dalla nave.
Una delle cose che volevo fare da tempo era di andare a vedere il famoso porto di Pearl Harbour, proprio situato qui a Honolulu. E cosi dopo una 20 di minuti d'auto siamo arrivati all'entrata dello storico e oramai famoso posto d'attrazione per turisti, Pearl Harbour. 





Come prima cosa abbiamo pagato 10$ per entrare su un sottomarino attraccato, accompagnati da una guida audio per spiegarci gli interni e i vari macchinari. E' incredibile pensare che una quindicina di uomini vivevano su questo sottomarino in una condizione claustrofobica per mesi, in spazi veramente ridotti e senza aria condizionata, con mille macchinari in funzione che emanano un calore bestaiale; e' stato interessantissmo! Un avolta usciti dalla costruzione navale, eravamo pronti per il prossimo tuor guidato per andare a vedere il famoso memorial della nave da battaglia Arizona, una delle tante che sono state abbattute. All'inizio del giro ci hanno fatto vedere un mini film in bianco e nero per spiegare esattamente cosa e' successo il mattino del 7 Dicembre 1941, il tragico attacco dei giapponesi sulla base navale americana. E' incredibile quanto precisi e calcolatori sono stati i Giapponesi per cogliere d'insaputa gli Americani.



Finito il fim siamo stati accompagnati con un catamarano al largo della costa dove si trova il memorial costruito sopra una delle decina di navi che quella mattina erano ferme in porto e che sono state abbatutte o severamente danneggiate dall'attacco. La nave Arizona e' una di quelle che sono affondate e che non sono stati riusciti a recuperare; alle 8:10 del mattino una bomba di 1,760 pound viene rilasciata sul fronte della nave da un' areoplano giapponese. 

L'esplosione, avvenuta nel magazzino della nave da guerra, colpisce piu' di un milione di pound di polvere da sparo, per creare un'immensa palla di fuoco che con la sua nuvola di fumo copre l'intero porto navale e rende impossibile la visione anche ai cacciatori aerei giapponesi. E' sicuramente stato l'attacco piu' doloroso e che ha ucciso oltre 1,177 uomini in un colo solo, rimasti intrappolati a bordo. In soli 9 minuti l'Arizona si trova sul fondo del mare e gli incendi su di essa bruciano per oltre 2 giorni a causa dell'olio e materiale esplosivo oramai disperso nell'acqua.

E' per questo motivo che e' stato deciso di costruire questa piattaforma bianca in memoria ai caduti che attraversa orizzontalmente la nave sopra il livello dell'acqua, rendendo visibile la nave affondata a soli pochi centimetri sott'acqua. Alla fine di questa piattaforma c'era una stanza dedicata ai caduti in guerra con l'intera lista dei deceduti nella battaglia, un intero muro ricoperto di nomi, li la tristezza mi ha veramente colpito. 
E' stata un' esperienza interessantissima e toccante che non dimentichero' mai.

 Dopodiche siamo ritornati a terra, e dopo aver comprato qualche ricordo e souvenir siamo ripartiti con la nostra bella macchina familiare direzione Waikiki beach, la spiaggia piu famosa di Honolulu. Bellissima zona, mi ha ricordato molto yesolo o una delle nostre localita di mare ma molto piu' spaziosa e pulita, pieno di surfisti in spiaggia e palme a non finire. Una inconvenienza delle isole Hawaii e' la pioggia improvvisa, eanche se e' sempre molto leggera e' molto frequente e ovviamente ha iniziato a piovere quando eravamo li. Per il momento non ci ha dato fastidio siccome stavamo cercando un posto per mangiare ( quindi ripararci ) e la scelta e' stata Cheeseburger in Paradise, famoso posto per i suoi cheesburger...ma va??!! :-P


Il locale era troppo carino, mi ha ricordato molto il Sole Luna, con questo aspetto molto ropicale e finestre aperte tutt'intorno, tutt'intorno c'erano decorazioni hawaiiane come bambole con ghirlande di fiorni e gonne in paglia e dipinti di paesaggi sul mare; dopo un po' di indecisione ho ordinato un bel Mai Tai ( che era veramente solo bello da vedere e niente di che, sembrava drink analcolico ) e un cheeseburger “hawaiano” con pollo, pezzi di mango, insalata, pomodoro e una spruzzata di cocco a scaglie per finire, be' sara' stato alto 10 centimetri, non riuscivo neanche a morsicarlo. Interessante come gusto ma dopo meta' panino non ce la facevo piu', un po' per la dimesione e un po' per il troppo dolce che mi stava nauseando, meno male che come piatto a parte ho ordinato queste patatine fritte che erano piu'' mezzelune di patate fritte, ricoperte di formaggio fondente...una bonta', e a me di solito non piacciono le patatine fritte piu' di tanto!!!
Avendo mangiato un po' tardi si era gia fatta l'ora di ritornare la macchina, cosi lasciati gli altri nel gigantesco International Market Place all'aperto poco piu' in la' dal ristorante, io e Danny ci siamo fatti volontari per farci la sbatta e ritornare l'auto. Maledetti noi, erano le 5 del pomeriggio e ci siamo ritrovati bloccati nel traffico, non eravamo del posto quindi era gia diffiile trovare la direzione giusta e tutte queste svolte a senso unico non ci stavano sicuramente aiutando a consegnare l'auto in tempo.
Dopo quasi 1 ora di stress, in qualche modo ce l'abbiamo fatta e ci siamo ritrovati pero' lontani dagli altri e sotto la pioggia. Un po' la stanchezza un po' il fatto che stavamo perdendo del tempo prezioso, i nervi mi stavano cedendo, povero Danny, non so come abbia fatto a sopportarmi, a un certo punto ero sul punto di piangere quando passando di fronte a uno di questo hotel a mille stelle ho visualizzato questo bellissimo uomo hawaiano con addosso solo una di queste gonnelline tradizionali di paglia, che stava accendendo le torce dell'entrata, non so come ma l'ho praticamente assalito, l'ho fermato e gli ho chiesto se poteva fare una foto con me per tirarmi sul di morale , lui molto gentilmente ha accettato ma avra' pensato sono una squilibrata ... devo dire che comunque ha funzionato!, mi sono un attimo ripresa e poco dopo abbiamo trovato un taxi e ci siamo riuniti con gli altri.



L'ultima cosa che volevo fare era andare a cena in qualche posto interessante e mangiare del buon pesce fresco, dopotutto siamo in Hawaii!! Sapevamo di questo posto chiamato Duke's molto noto nella zona. Una volta giunti al popolato ristorante abbiamo subito capito che per avere un tavolo bisognava aspettare, e cosi qualcuno ha avuto la bella idea di sederci fuori, SOTTO LA PIOGGIA!! 

Il mio livello di sopportazione era veramente al limite, l'unica cosa di cui avevo bisogno per migliorare la giornata al meglio era una bella cena e quattro risate all'asciutto. Insomma dopo qualche discussione sono riuscita a farci mettere in lista per un tavolo, alcuni non volevano neanche mangiare per risparmiare soldi....ma insomma che taccagni!! Va be', alla fine ho accettato il fatto che ognuno viaggiando sperimenta cose in modi diversi cosi mi sono messa l'anima in pace e ho ordinato un bel pesce fresco di giornata mentre gli altri hanno ordinato solo un antipasto. L'Opa era il pesce che mi e' stato consigliato, potevo scegliere 4 diversi modi e gusti di cottura, alla fine quello cucinato con basilico, capperi, panna e parmiggiano ( dubito sia stato l'originale reggiano ) ha avuto la maggiore e devo dire e' stata un 'ottima scelta. Una pancia sazia e un paio di drinks dopo ci siamo in fine incamminati per trovare un taxi e ritornare alla nave prima delle 9.30 di sera, il nostro coprifuoco.


Ci sono un attimo rimasta quando gli altri mi hanno chiesto di mettere soldi per il taxi quando io e Danny abbiamo speso l'intera giornata a pagare taxi per prendere e riconsegnare l'auto, per non parlare della sbatta e perdita di tempo nel traffico mentre gli altri facevano shopping e un ulteriore taxi per poi raggiungerli. Insomma la giornata ha avuto alti e bassi e non e' andata come avevo previsto ma questo e' quello che succede quando si fanno cose in troppi, e' MOLTO difficile mettere tutti d'accordo.
Morale della favola, prendi e fai quello che TU vuoi fare e chi ti ama ti seguira'. Imparata la lezione di certo!